IL CATECHISMO DI HEIDELBERG (1563)

Cenni storici

IL CATECHISMO DI HEIDELBERG

INTRODUZIONE

Heidelberg è una cittadina della Germania. Come sappiamo, la Riforma Protestante si impose nella nazione tedesca mediante l’opera di Lutero e il susseguente radicamento del Luteranesimo. Tuttavia, diversi protestanti tedeschi lessero l’Istituzione della religione cristiana di Giovanni Calvino; inoltre, le Università di Zurigo e Ginevra esercitarono una grande influenza in tutto il mondo protestante, anche in Germania. Così, il Calvinismo finì per influenzare molti Luterani, soprattutto tra i ceti più elevati della società tedesca.

Come anche altre delle regioni in cui era suddivisa anticamente la Germania, il Palatinato (nel sud-ovest della Germania) era un “elettorato”, ossia una sorta di feudo il cui Principe era un “elettore”. I Principi “elettori” erano sette nobili che all’epoca dovevano votare per la scelta dell’Imperatore del Sacro Romano Impero, quindi erano personaggi molto importanti, dal peso politico notevole. Nel 1559 divenne “elettore” per la regione del Palatinato Federico III. Federico era un uomo timorato di Dio; difatti era stato soprannominato “il pio”. Egli interpretava il suo ruolo politico secondo il modello dei Re d’Israele, i quali si erano impegnati a onorare e a far onorare la parola di Dio. A seguito di una disputa sulla Santa Cena, Federico cercò di farsi un’idea propria; così accolse la persuasione calvinista relativa alla presenza spirituale di Cristo nel sacramento della Cena. In seguito, vari teologi riformati visitarono Heidelberg : Teodoro Beza, Zaccaria Ursino e Gaspare Oleviano. Nel periodo in cui Federico fu “elettore”, Heidelberg divenne la Ginevra della Germania essendo la città di rifugio degli esuli riformati di tutta Europa. Federico fu la mente che architettò la stesura e la pubblicazione del Catechismo di Heidelberg. Siccome dopo la Pace di Augusta del 1555 ciascun Principe elettore doveva stabilire la confessione religiosa della propria regione (in base al cosiddetto principio delcuius regio, eius religio), Federico diede una svolta in senso riformato. Convocò a Heidelberg Ursino e Oleviano, i quali – soprattutto Ursino – lavorarono nella stesura del Catechismo di Heidelberg. Zaccaria Ursino (1534-1584) fu l’autore principale del Catechismo. Formatosi all’Università di Wittenberg sotto la guida di Filippo Melantone, studiò anche a Strasburgo, Basilea, Ginevra e Parigi. In un primo tempo, Federico III aveva convocato a Heidelberg Pietro Martire Vermigli, ma quest’ultimo, impossibilitato di lasciare Zurigo, indicò in Ursino una validissima alternativa. Così, Ursino giunse a Heidelberg nel 1561. Gaspare Oleviano (1536-1586) studiò legge a Orléans e Bourges e in seguito si dedicò alle Scritture alla teologia rispettivamente sotto la guida di Calvino, Bullinger, Vermigli e Beza. Federico invitò Oleviano a Heidelberg nel 1560 al fine di dirigere il Collegium Sapientiae. Insegnò per poco tempo dogmatica all’Università, prima di essere chiamato dal Concistoro di Heidelberg come teologo e predicatore.

Nel gennaio del 1563 il Catechismo di Heidelberg fu approvato da un apposito comitato, ma la sua pubblicazione fu accolta malvolentieri dai Luterani, la cui reazione fu molto polemica. Praticamente, Federico era l’unico riformato in mezzo a una selva di nobili Luterani. Nel 1566, alla presenza dell’Imperatore Massimiliano II, la maggioranza dei Principi presenti alla Dieta di Augusta e l’Imperatore stesso condannarono Federico. Nella sua difesa dinanzi all’Imperatore e ai Principi, Federico disse: «[…] in questioni di coscienza e di religione non riconosco più di un Signore, che è il Signore dei signori e il Re dei re. […] Perciò, al riguardo io servo al comando del mio Signore e Salvatore Gesù Cristo, il quale si aspetta da me che preservi pura la sua religione con riverenza. Non posso, dunque, lasciare che Vostra Altezza l’Imperatore abbia alcuna autorità sulla questione. […] Trovo conforto nella certezza incrollabile che il mio Signore e Salvatore Gesù Cristo ha donato a me e a tutti credenti, promettendo che tutto ciò che perderò per amore del suo nome mi sarà restituita cento volte tanto nel mondo a venire». Fu così che il Catechismo di Heidelberg divenne uno dei maggiori strumenti di edificazione nella storia delle chiese protestanti, riformate ed evangeliche.

La “catechesi”

Il termine “catechesi” significa istruire a vive voce, il “catechismo” è un libro contente lezioni elementari in forma di dialogo, e il “catecumeno” è il discepolo che viene istruito a viva voce nella religione cristiana mediante l’uso del catechismo. In Luca 1:4 incontriamo il verbo katecheo: «Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate» (cfr. Atti 18:25; I Corinzi 14:19; Galati 6:6).

La pratica della catechesi ha un fondamento biblico (cfr. Genesi 18:19; Esodo 12:25-27; Deuteronomio 6:4-9; Salmi 78:5-7; Proverbi passim; Efesini 6:4). Nel principio, i cristiani perseveravano nel seguire l’insegnamento evangelico (cfr. Atti 2:42; Giuda 1-4). Nei primi due secoli dell’era cristiana, coloro che dovevano essere accolti nelle chiese erano catechizzati, spesso insieme ai propri familiari. I metodi e le forme variavano: a volte, si usava il “Padre nostro”, oppure il Decalogo, o il Credo Apostolico per istruire i catecumeni. Soprattutto dopo il IV secolo (il secolo di Costantino), l’importanza della catechesi cominciò a venire gradualmente meno a motivo dell’istituzionalizzazione delle chiese, della secolarizzazione dell’episcopato, del prevalere del formalismo rispetto alla vera esperienza evangelica e della mescolanza tra dottrine cristiane con la tradizione pagana. Dal VI secolo in avanti, in generale la catechesi viene gradatamente meno per l’imporsi del sistema sacramentale e di una pratica liturgica paganeggiante. Si dovrà attendere l’avvento della Riforma Protestante per il ritorno alla catechesi e ad una sua implementazione. I Riformatori furono così concreti ed efficienti nella catechesi da indurre perfino la Curia Romana ad adottare il medesimo approccio.

Schema

Un catechismo è per noi come una mappa. I geografi, prima di studiare direttamente la Terra e di dare il proprio contributo alla loro disciplina, si preparano utilizzando carte, mappe, piante e quant’altro. Anche noi, facendo affidamento sulle ricerche di coloro che nel passato hanno investigato la verità, non ci accostiamo direttamente alla Bibbia per comprenderla nel suo insieme. Piuttosto, con l’aiuto della “mappa” del catechismo ci facciamo un idea del territorio scritturale comprendendolo nei suoi aspetti principali, per continuare poi ad scendere sempre più nei particolari accostandoci direttamente ad esso e facendo ricerca sul campo.

Ecco come possiamo schematizzare il Catechismo:

domande 1-2, introduzione

domande 3-11, la nostra miseria

domande 12-85, la nostra redenzione in Cristo

domande 86-129, il nostro gratitudine

 

Giorno del Signore 1

Domanda 1. Qual è il tuo unico conforto in vita e in morte?

Risposta. Che io, con il corpo e con l’anima [1], sia in vita sia in morte, non sono mio [2] ma appartengo al mio fedele Salvatore Gesù Cristo [3], il quale, con il suo prezioso sangue, ha dato piena soddisfazione per tutti i miei peccati [4], mi ha liberato da ogni potere del diavolo [5] e mi preserva così che [6], senza la volontà del Padre mio che è nei cieli, neppure un capello possa cadermi dal capo [7]; sì, così che tutte le cose debbano cooperare per la mia salvezza [8]. Pertanto, per mezzo del suo Santo Spirito, egli mi assicura anche della vita eterna [9] e mi rende di cuore volenteroso e pronto, d’ora innanzi, a viver per lui [10].
_______________________
[1] 1 Corinzi 6:19-20.
[2] Romani 14:7-9.
[3] 1 Corinzi 3:23; Tito 2:14.
[4] 1 Pietro 1:18-19; 1 Giovanni 1:7-9; 2:2.
[5] Giovanni 8:34-36; Ebrei 2:14-15; 1 Giovanni 3:1-11.
[6] Giovanni 6:39-40; 10:27-30; 2 Tessalonicesi 3:3; 1 Pietro 1:5.
[7] Matteo 10:29-31; Luca 21:16-18
[8] Romani 8:28.
[9] Romani 8:15-16; 2 Corinzi 1:21-22; 5:5; Efesini 1:13-14.
[10] Romani 8:1-17

Domanda 2. Quante cose devi conoscere per vivere e morire felicemente con questo conforto?

Risposta. Tre cose: primo, quanto sono grandi il mio peccato e la mia miseria [1]; secondo, in che modo sono redento del tutto dai miei peccati e dalle mie miserie [2]; terzo, in che modo devo essere grato a Dio per tale redenzione [3].
_______________________
[1] Romani 3:9-10
[2] Giovanni 17:3; Atti 4:12; 10:43
[3] Matteo 5:16; Romani 6:13; Efesini 5:8-10; 2 Timoteo 2:15; 1 Pietro 2:9-10


PARTE PRIMA: DELLA MISERIA DELL’UOMO

Giorno del Signore 2

Domanda 3. Come conosci la tua miseria?

Risposta. Dalla Legge di Dio [1].
___________________
[1] Romani 3:20; 7:7-25

Domanda 4. Che cosa esige la Legge di Dio?

Risposta. Ce lo insegna Cristo in un sommario, Matteo 22:37-40:

«Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento [1]. Il secondo, simile a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti» [2].
___________________
[1] Deuteronomio 6:5
[2] Levitico 19:18

Domanda 5. Li puoi osservare perfettamente?

Risposta. Assolutamente no [1], perché per natura sono incline a odiare Dio e il mio prossimo [2].
___________________
[1] Romani 3:9-20, 23; 1 Giovanni 1:8, 10
[2] Genesi 6:5; Geremia 17:9; Romani 7:23-24; 8:7; Efesini 2:1-3; Tito 3:3

Giorno del Signore 3

Domanda 6. Ma Dio creò l’uomo talmente empio e perverso?

Risposta. No, anzi Dio creò l’uomo buono [1] e a sua immagine [2], cioè in giustizia e vera santità [3], affinché potesse conoscere rettamente Dio, suo Creatore [4], amarlo di cuore e vivere con lui in eterna beatitudine, lodandolo e glorificandolo [5].
___________________
[1] Genesi 1:31.
[2] Genesi 1:26-27.
[3] Efesini 4:24;
[4] Colossesi 3:10;
[5] Salmo 8.

Domanda 7. Da dove deriva allora questa natura corrotta?

Risposta. Dalla caduta e dalla disobbedienza dei nostri progenitori, Adamo ed Eva, in Paradiso [1], per cui la nostra natura è divenuta tanto corrotta [2] che siamo tutti concepiti e nasciamo nel peccato [3].
___________________
[1] Genesi 3
[2] Romani 5:12, 18-19
[3] Salmo 51:5

Domanda 8. Siamo perciò tanto corrotti da essere del tutto incapaci di alcun bene e inclini a ogni male?

Risposta. Sì [1], a meno che non nasciamo di nuovo per lo Spirito di Dio [2].
___________________
[1] Genesi 6:5; 8:21; Job 14:4; Isaia 53:6
[2] Giovanni 3:3-5

Giorno del Signore 4

Domanda 9. Ma Dio non fa ingiustizia all’uomo esigendo da lui, nella sua Legge, ciò che non può adempiere?

Risposta. No, perché Dio fece l’uomo tale da adempierlo [1], ma egli, per istigazione del diavolo [2], con volontaria disubbidienza [3], privò se stesso e tutta la propria posterità di tale capacità [4].
___________________
[1] Genesi 1:31; Efesini 4:24
[2] Genesi 3:13; Giovani 8:44
[3] Genesi 3:6
[4] Romani 5:12, 18, 19

Domanda 10. Dio sopporterà che tale disobbedienza e apostasia rimangano impunite?

Risposta. No; anzi, egli è estremamente indignato per i nostri peccati, sia quello innato sia quelli attuali, e li punirà con giusto giudizio nel tempo e nell’eternità [1], come ha dichiarato: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica» [2].
___________________
[1] Esodo 34:7; Salmo 5:4-6; Naum 1:2; Romani 1:18; Efesini 5:6; Ebrei 9:27
[2] Galati 3:10; Deuteronomio 27:26

Domanda 11. Ma Dio non è anche misericordioso?

Risposta. Certo, Dio è misericordioso [1], ma è anche giusto [2]; perciò la sua giustizia esige che il peccato, che è commesso contro la sua altissima maestà, sia punito di una punizione suprema, ossia di una pena eterna di corpo e anima [3].
___________________
[1] Esodo 34:6-7; Salmo 103:8-9
[2] Esodo 34:7; Deuteronomio 7:9-11; Salmo 5:4-6; Ebrei 10:30-31
[3] Matteo 25:35-46


PARTE SECONDA: DELLA REDENZIONE DELL’UOMO

Giorno del Signore 5

Domanda 12. Dunque, dal momento che secondo il giusto giudizio di Dio meritiamo una punizione temporale ed eterna, cosa è necessario per sfuggire a tale punizione ed essere ancora accolti con favore?

Risposta. Dio vuole che la sua giustizia sia soddisfatta [1]; quindi, dobbiamo soddisfarla appieno da noi stessi o per mezzo di un altro [2].
_______________________
[1] Esodo 23:7; Romani 2:1-11
[2] Isaia 53:11; Romani 8:3-4

Domanda 13. Possiamo procurare noi stessi questa soddisfazione?

Risposta. Assolutamente no; al contrario, ogni giorno aumentiamo la nostra colpevolezza [1].
___________________
[1] Matteo 6:12; Romani 2:4-5

Domanda 14. Può una semplice creatura procurare questa soddisfazione per noi?

Risposta. No, nessuna, perché, Dio non punirà in alcun’altra creatura ciò di cui si è reso colpevole l’uomo [1]; inoltre, nessuna semplice creatura può sostenere il peso dell’eterna ira di Dio contro il peccato e redimerne altre [2].
___________________
[1] Ezechiele 18:4, 20; Ebrei 2:14-18
[2] Salmo 49:7-9; 130:3

Domanda 15. Allora, che mediatore e redentore dobbiamo cercare?

Risposta. Uno che sia vero uomo [1] e senza peccato [2], eppure più potente di ogni creatura, ossia che allo stesso tempo sia vero Dio [3].
___________________
[1] Romani 1:3; I Corinzi 15:21; Ebrei 2:17
[2] Isaia 53:9; II Corinzi 5:21; Ebrei 7:26
[3] Isaia 7:14; 9:6; Geremia 23:6; Giovanni 1:1

Giorno del Signore 6

Domanda 16. Perché deve essere vero uomo e senza peccato?

Risposta. Perché la giustizia di Dio esige che la medesima natura umana che ha peccato provveda una soddisfazione [1], ma nessun uomo che sia egli stesso un peccatore potrebbe rendere soddisfazione per altri [2].
___________________
[1] Romani 5:12, 15; I Corinzi 15:21; Ebrei 2:14-16
[2] Ebrei 7:26-27; I Pietro 3:18

Domanda 17. Perché deve essere allo stesso tempo vero Dio?

Risposta. Di modo che per la virtù della sua divinità possa sopportare, nella sua umanità, il peso dell’ira di Dio, ottenendo per noi e restituendoci giustizia e vita [1].
___________________
[1] Isaia 53; Giovanni 3:16; II Corinzi 5:21

Domanda 18. Ma chi è questo mediatore che è allo stesso tempo vero Dio e vero uomo senza peccato?

Risposta. Il nostro Signore Gesù Cristo [1], il quale è stato dato gratuitamente per la nostra piena redenzione e giustizia [2].
___________________
[1] Matteo 1:21-23; Luca 2:11; I Timoteo 2:5
[2] I Corinzi 1:30

Domanda 19. Come conosci queste cose?

Risposta. Dal santo Vangelo che Dio stesso ha rivelato nel principio in Paradiso [1], che in seguito ha fatto proclamare dai santi Patriarchi [2] e Profeti [3] e prefigurato mediante i sacrifici e le altre cerimonie della Legge [4], e che infine ha adempiuto nel suo Figlio diletto [5].
___________________
[1] Genesi 3:15.
[2] Genesi 22:18; 49:10
[3] Isaia 53; Geremia 23:5-6; Michea 7:18-20; Atti 10:43; Ebrei 1:1-2
[4] Levitico 1-7; Giovanni 5:46; Ebrei 10:1-10
[5] Romani 10:4; Galati 4:4-5; Colossesi 2:17

 

Giorno del Signore 7

Domanda 20. Allora, gli uomini sono tutti salvati in Cristo così come sono periti in Adamo?

Risposta. No, soltanto quelli che per vera fede sono innestati in lui e ricevono tutti i suoi benefici [1].
_______________________
[1] Matteo 7:14; Giovanni 3:16, 18, 36; Romani 11:16-21

Domanda 21. Che cos’è la vera fede?

Risposta. Non è solo una conoscenza certa per la quale giudico verità tutto ciò che Dio ci ha rivelato nella sua Parola [1], ma anche una confidanza del cuore [2] che lo Spirito Santo opera in me [3] mediante il Vangelo [4] secondo la quale non solo ad altri ma anche a me sono donati gratuitamente da Dio [5] perdono dei peccati, eterna giustizia e salvezza [6], solo per grazia e solo a motivo dei meriti di Cristo [7].
_______________________
[1] Giovanni 17:3, 17; Ebrei 11:1-3; Giacomo 2:19
[2] Romani 4:18-21; 5:1; 10:10; Ebrei 4:14-16
[3] Matteo 16:15-17; Giovanni 3:5; Atti 16:14
[4] Romani 1:16; 10:17; I Corinzi 1:21
[5] Galati 2:20
[6] Romani 1:17; Ebrei 10:10
[7] Romani 3:21-26; Galati 2:16; Efesini 2:8-10

Domanda 22. Quindi, cosa deve credere un cristiano?

Risposta. Tutto ciò che ci è promesso nel Vangelo [1] e che gli articoli della nostra cattolica e indubbia fede cristiana ci insegnano in un compendio.
___________________
[1] Matteo 28:18-20; Giovanni 20:30-31

Domanda 23. Quali sono questi articoli?

Risposta. Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.

Giorno del Signore 8

Domanda 24. Come sono suddivisi questi articoli?

Risposta. In tre parti: la prima riguarda Dio Padre e la nostra creazione; la seconda Dio Figlio e la nostra redenzione; la terza Dio Spirito Santo e la nostra santificazione.

Domanda 25. Essendoci un solo Essere divino [1], perché parli di tre: Padre, Figlio e Spirito Santo?

Risposta. Perché Dio si è rivelato così nella sua Parola [2]: queste tre Persone distinte sono l’unico, vero ed eterno Dio.
___________________
[1] Deuteronomio 6:4; I Corinzi 8:4,6
[2] Matteo 3:16-17; 28:18-19; Luca 4:18 (Isaia 61:1); Giovanni 14:26; 15:26; II Corinzi 13:14; Galati 4:6; Tito 3:5-6

Giorno del Signore 9

Domanda 26. Che cosa credi affermando “Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra”?

Risposta. Che l’eterno Padre del nostro Signore Gesù Cristo – il quale ha creato dal nulla cielo e terra con tutto ciò che è in essi [1], e che li sostiene e li governa mediante il suo eterno consiglio e la sua provvidenza [2] – è, a motivo di Cristo suo Figlio, mio Dio e mio Padre [3]; in lui confido non dubitando che mi provvederà tutto il necessario per corpo e anima [4] e, inoltre, che ogni male che mi manda in questa valle di lacrime [5] lo volgerà per il mio bene, poiché può farlo essendo un Dio onnipotente [6] e vuol farlo essendo un Padre fedele [7].
___________________
[1] Genesi 1-2; Esodo 20:11; Salmo 33:6; Isaia 44:24; Atti 4:24; 14:15
[2] Salmo 104; Matteo 6:30; 10:29; Efesini 1:11
[3] Giovanni 1:12-13; Romani 8:15-16
[4] Salmi 55:22; Matteo 6:25-26; Luca 12:22-31
[5] Romani 8:28
[6] Genesi 18:14; Romani 8:31-39
[7] Matteo 7:9-11

Giorno del Signore 10

Domanda 27. Che cosa intendi per provvidenza di Dio?

Risposta. L’onnipotente e onnipresente potenza di Dio [1], mediante la quale sostiene, per così dire, con la sua mano, cielo e terra e tutte le creature [2], governandole così che piante e ortaggi, pioggia e siccità, annate produttive e sterili, cibi e bevande, salute e malattia, ricchezza e povertà [3] ed ogni cosa, non vengono per caso [4], ma dalla sua mano paterna [5] ___________________
[1] Geremia 23:23-24; Atti 17:24-28
[2] Ebrei 1:3
[3] Geremia 5:24; Atti 14:15-17; Giovanni 9:3; Proverbi 22:2
[4] Proverbi 16:33
[5] Matteo 10:29

Domanda 28. Quale beneficio riceviamo dal sapere che Dio ha creato e sostiene mediante la sua provvidenza tutte le cose?

Risposta. Che siamo pazienti nell’avversità [1], grati nella prosperità [2], e possiamo avere rispetto a ciò che è futuro una fiducia salda nel nostro fedele Dio e Padre, perché nessuna creatura ci separerà dal suo amore [3], essendo tutte in sua mano, così che senza il suo volere non possono neanche muoversi [4].
___________________
[1] Giobbe 1:21-22; Giacomo 1:3
[2] Deuteronomio 8:10; I Tessalonicesi 5:18.
[3] Salmo 55:22; Romani 5:3-5; 8:38-39
[4] Giobbe 1:12; 2:6; Proverbi 21:1; Atti 17:24-28

Giorno del Signore 11

Domanda 29. Perché il Figlio di Dio è chiamato “Gesù”, ossia “Salvatore”?

Risposta. Perché ci salva dai nostri peccati [1] e perché la salvezza non può essere cercata e trovata in nessun altro [2].
_______________________
[1] Matteo 1:21; Ebrei 7:25
[2] Isaia 43:11; Giovanni 15:5; Atti 4:11-12; I Timoteo 2:5

Domanda 30. Credono nell’unico Salvatore Gesù coloro che cercano salvezza e benedizione presso i santi, o in se stessi, o altrove?

Risposta. No; anzi, nonostante costoro si glorino di lui, praticamente negano l’unico Salvatore e Redentore Gesù [1]; perché o Gesù non è un perfetto Salvatore o quelli che ricevono questo Salvatore con vera fede devono avere in lui tutto ciò che è necessario alla loro salvezza [2].
_______________________
[1] I Corinzi 1:12-13; Galati 5:4.
[2] Colossesi 1:19-20; 2:10; I Giovanni 1:7

Giorno del Signore 12

Domanda 31. Perché è chiamato “Cristo”, ossia “Unto”?

Risposta. Perché è stato prestabilito da Dio Padre e unto con lo Spirito Santo [1] per essere il nostro grande Profeta e Maestro [2], colui che ci rivela pienamente il consiglio segreto e la volontà di Dio sulla nostra redenzione [3]; per essere il nostro solo Sommo Sacerdote [4], colui che ci ha redenti con l’unico sacrificio del suo corpo [5] e intercede sempre per noi presso il Padre [6]; per essere il nostro eterno Re [7], colui che ci governa con la sua Parola e il suo Spirito custodendoci e preservandoci nella redenzione acquistata per noi [8].
___________________
[1] Luca 3:21-22; 4:14-19 (Isaia 61:1); Ebrei 1:9 (Salmo 45:7)
[2] Atti 3:22 (Deuteronomio 18:15);
[3] Giovanni 1:18; 15:15
[4] Ebrei 7:17 (Salmo 110:4)
[5] Ebrei 9:12; 10:11-14
[6] Romani 8:34; Ebrei 9:24
[7] Matteo 21:5 (Zaccaria 9:9)
[8] Matteo 28:18-20; Giovanni 10:28; Apocalisse 12:10-11

Domanda 32. Perché sei chiamato “cristiano”?

Risposta. Perché io, per mezzo della la fede, sono un membro di Cristo [1] e perciò partecipe della sua unzione [2], così che anch’io possa confessare il suo nome [3], possa presentarmi a lui in sacrificio vivente di gratitudine [4] e, con una libera coscienza, possa lottare in questa vita contro il peccato e il diavolo [5] e in seguito, nell’eternità, possa regnare con lui su tutte le creature [6].
___________________
[1] I Corinzi 12:12-27
[2] Atti 2:17 (Gioele 2:28); I Giovanni 2:27
[3] Matteo 10:32; Romani 10:9-10; Ebrei 13:15
[4] Romani 12:1; I Pietro 2:5,9
[5] Galati 5:16-17; Efesini 6:11; I Timoteo 1:18-19.
[6] Matteo 25:34; II Timoteo 2:12

Giorno del Signore 13

Domanda 33. Perché è chiamato “unico Figlio”, dato che anche noi siamo figli di Dio?

Risposta. Perché solo Cristo è per natura l’eterno Figlio di Dio [1], mentre noi siamo figli di Dio mediante l’adozione, per grazia e per amore suo [2].
___________________
[1] Giovanni 1:1-3, 14, 18; Ebrei 1
[2] Giovanni 1:12; Romani 8:15-17; Efesini 1:5-6.

Domanda 34. Perché lo chiami “nostro Signore”?

Risposta. Perché ci ha redenti, corpo e anima, dal peccato e da tutto il potere del diavolo [1], non con oro o argento, ma con il suo prezioso sangue [2], acquistandoci per essere suoi [3].
___________________
[1] Colossesi 1:13-14; Ebrei 2:14-15
[2] I Pietro 1:18-19
[3] I Corinzi 6:20; I Timoteo 2:5-6

Giorno del Signore 14

Domanda 35. Che cosa significa “fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine”?

Risposta. Che l’eterno Figlio di Dio, il quale è e rimane Dio vero ed eterno [1], ha assunto l’autentica natura umana dalla carne e dal sangue della Vergine Maria [2], per opera dello Spirito Santo [3], per essere la vera discendenza di Davide [4], in tutto simile ai suoi fratelli [5] tranne che nel peccato [6].
__________________________
[1] Giovanni 1:1; 10:30-36; Atti 13:33 (Salmo 2:7); Colossesi 1:15-17; I Giovanni 5:20
[2] Matteo 1:18-23; Giovanni 1:14; Galati 4:4; Ebrei 2:14
[3] Luca 1:35
[4] II Samuele 7:12-16; Salmo 132:11; Matteo 1:1; Romani 1:3
[5]  Filippesi 2:7; Ebrei 4:15
[6] Ebrei 4:15; 7:26-27

Domanda 36. Quale beneficio ricevi dal santo concepimento e dalla nascita di Cristo?

Risposta. Essendo il nostro Mediatore [1], egli, con la sua innocenza e perfetta santità , copre al cospetto di Dio il mio peccato, nel quale sono stato concepito [2].
___________________
[1] I Timoteo 2:5-6; Ebrei 9:13-15
[2] Romani 8:3-4; II Corinzi 5:21; Galati 4:4-5; I Pietro 1:18-19

Giorno del Signore 15

Domanda 37. Che cosa significa il termine “patì”?

Risposta. Che per tutto il tempo in cui visse sulla terra, e specialmente alla fine di essa, egli sopportò, nel corpo e nell’anima, l’ira di Dio contro il peccato di tutto il genere umano [1], affinché con la sua passione, quale unico sacrificio espiatorio [2], potesse redimere il nostro corpo e la nostra anima dall’eterna dannazione [3], ottenendo per noi la grazia di Dio, giustizia e vita eterna [4].
____________________
[1] Isaia 53; I Pietro 2:24; 3:18.
[2] Romani 3:25; Ebrei 10:14; I Giovanni 2:2; 4:10.
[3] Romani 8:1-4; Galati 3:13
[4] Giovanni 3:16; Romani 3:24-26

Domanda 38. Perché patì “sotto Ponzio Pilato” come giudice?

Risposta. Perché essendo condannato da innocente dal giudice terreno [1], ci liberasse così dal severo giudizio di Dio, al quale dovevamo essere abbandonati [2].
__________________________
[1] Luca 23:13-24; Giovanni 19:4, 12-16.
[2] Isaia 53:4-5; 2 Corinzi 5:21; Galati 3:13.

Domanda 39. Il fatto che “fu crocifisso” implica qualcosa di più che se fosse morto di un’altra morte?

Risposta. Sì, perché così sono certo che si è caricato della maledizione che era su di me, in quanto la morte della croce era stata maledetta da Dio [1].
_________________________
1 Deuteronomio 21:23; Galati 3:13.

Giorno del Signore 16

Domanda 40. Perché fu necessario che Cristo patisse la morte?

Risposta. Perché, a motivo della giustizia e della verità di Dio [1], non si poteva dare soddisfazione per i nostri peccati in altro modo che con la morte del Figlio di Dio [2].
__________________________
[1] Genesi 2:17.
[2] Romani 8:3-4; Filippesi 2:8; Ebrei 2:9.

Domanda 41. Perché “fu sepolto”?

Risposta. Per attestare così che morì davvero [1].
__________________________
[1] Isaia 53:9; Giovanni 19:38-42; Atti 13:29; I Corinzi 15:3-4.

Domanda 42. Perché, pur essendo Cristo morto per noi, dobbiamo morire anche noi?

Risposta. La nostra morte non è una soddisfazione per il nostro peccato [1], ma solo un morire ai peccati e un entrare nella vita eterna [2].
__________________________
[1] Salmo 49:7
[2] Giovanni 5:24; Filippesi 1:21-23; 1 Tessalonicesi 5:9-10.

Domanda 43. Quali altri benefici riceviamo dal sacrificio e dalla morte di Cristo alla croce?

Risposta. Che per sua potenza il nostro vecchio uomo è crocifisso, morto e sepolto con lui [1], così che le malvagie concupiscenze della carne non regnino più in noi [2] e offriamo noi stessi a lui come sacrificio di ringraziamento [3].
__________________________
[1] Romani 6:5-11; Colossesi 2:11-12
[2] Romani 6:12-14.
[3] Romani 12:1; Efesini 5:1-2.

Domanda 44. Perché si dice anche “discese agli inferi”?

Risposta. Perché nelle mie più grandi tentazioni io sia certo che il mio Signore, Cristo, mediante indicibile angoscia, sofferenze e terrori patiti nella sua anima, alla croce e prima della croce, mi ha redento dall’angoscia e dai tormenti dell’inferno [1].
__________________________

[1] Isaia 53; Matteo 26:36-46; 27:45-46; Luca 22:44; Ebrei 5:7-10.

Giorno del Signore 17

Domanda 45. Quali benefici riceviamo dalla risurrezione di Cristo?

Risposta. Primo, con la sua risurrezione ha vinto la morte per renderci partecipi della giustizia che ha ottenuta per noi per mezzo della sua morte [1]; secondo, anche noi siamo risuscitati per la sua potenza a nuova vita [2]; terzo, la risurrezione di Cristo è per noi un pegno sicuro della nostra beata risurrezione [3].
__________________________
[1] Romani 4:25; I Corinzi 15:16-20; I Pietro 1:3-5.
[2] Romani 6:5-11; Efesini 2:4-6; Colossesi 3:1-4.
[3] Romani 8:11; I Corinzi 15:12-23; Filippesi 3:20-21.

Giorno del Signore 18

Domanda 46. Che cosa comprendi dalle parole “salì al cielo”?

Risposta. Che Cristo, al cospetto dei suoi discepoli, fu elevato dalla terra al cielo [1] e lì dimora a nostro favore [2], finché ritorni a giudicare i vivi e i morti [3].
____________________
[1] Luca 24:50-51; Atti 1:9-11.
[2] Romani 8:34; Efesini 4:8-10; Ebrei 7:23-25; 9:24.
[3] Atti 1:11.

Domanda 47. Cristo non è dunque con noi fino alla fine del mondo, come ha promesso? [1]

Risposta. Cristo è vero uomo e vero Dio: secondo la sua natura umana ora non è sulla terra [2], ma secondo la sua deità, maestà, grazia e spirito, non si allontana mai da noi [3].
____________________
[1] Matteo 28:20
[2] Atti 1:9-11; 3:19-21
[3] Matteo 28:18-20; Giovanni 14:16-19.

Domanda 48. Ma in questo modo le due nature in Cristo non si separano, se l’umanità non è ovunque sia la deità?

Risposta. No, perché essendo la deità infinita e onnipresente [1] ne consegue che trascende certamente l’umanità che ha assunta; eppure, è anche in questa e le rimane unita personalmente [2].
____________________
[1] Geremia 23:23-24; Atti 7:48-49 (Isaia 66:1)
[2] Giovanni 1:14; 3:13; Colossesi 2:9.

Domanda 49. Quali benefici riceviamo dall’ascensione di Cristo in cielo?

Risposta. Primo, in cielo, al cospetto del Padre suo, egli è il nostro avvocato [1]; secondo, abbiamo nel cielo la nostra stessa carne quale pegno sicuro che egli, in quanto Capo, prenderà a sé anche noi, sue membra [2]; terzo, egli ci manda il suo Spirito come caparra [3], per la cui potenza cerchiamo le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio, e non quelle che sono sulla terra [4].
__________________________
[1] Romani 8:34; I Giovanni 2:1.
[2] Giovanni 14:2; 17:24; Efesini 2:4-6.
[3] Giovanni 14:16; II Corinzi 1:21-22; 5:5.
[4] Colossesi 3:1-4.

Giorno del Signore 19

Domanda 50. Perché è anche detto che “siede alla destra di Dio”?

Risposta. Perché Cristo è asceso al cielo per questo scopo: per mostrarsi lì quale Capo della sua chiesa [1], mediante il quale il Padre governa ogni cosa [2].
__________________________
[1] Efesini 1:20-22; Colossesi 1:18.
[2] Matteo 28:18; Giovanni 5:22-23.

Domanda 51. Quali sono i benefici che riceviamo dalla gloria del nostro Capo, cioè Cristo?

Risposta. Primo, mediante il suo Santo Spirito egli spande doni celesti su noi, sue membra [1]; secondo, con la sua potenza ci difende e ci preserva da ogni nemico [2].
__________________________
[1] Atti 2:33; Efesini 4:7-12.
[2] Salmi 110:1-2; Giovanni 10:27-30; Apocalisse 19:11-16.

Domanda 52. Perché ti conforta sapere che Cristo “verrà a giudicare i vivi e i morti”?

Risposta. Perché io, in ogni tribolazione e persecuzione, a testa alta, attendo che la stessa Persona che da principio ha offerto se stessa al mio posto al giudizio di Dio, rimuovendo da me ogni maledizione [1], torni dal cielo quale Giudice; egli consegnerà tutti i nemici suoi e miei alla maledizione eterna, ma prenderà me, insieme a tutti gli eletti, a sé, nella gioia e nella gloria celesti [2].
__________________________
[1] Luca 21:28; Romani 8:22-25; Filippesi 3:20-21; Tito 2:13-14.
[2] Matteo 25:31-46; II Tessalonicesi 1:6-10.

Giorno del Signore 20

Domanda 53. Che cosa credi dello Spirito Santo?

Risposta. Primo, che anch’egli è Dio, coeterno con il Padre e il Figlio [1]; secondo, che è donato anche a me [2], che mi rende partecipe di Cristo e di tutti i suoi benefici mediante una vera fede [3], che mi conforta [4] e che dimorerà con me per sempre [5].
__________________________
[1] Genesi 1:1-2; Matteo 28:19; Atti 5:3-4
[2] I Corinzi 6:19; II Corinzi 1:21-22; Galati 4:6.
[3] Galati 3:14.
[4] Giovanni 15:26; Atti 9:31.
[5] Giovanni 14:16-17; I Pietro 4:14.

Giorno del Signore 21

Domanda 54. Che cosa credi della “santa chiesa cattolica” di Cristo?

Risposta. Che il Figlio di Dio, dal principio alla fine del mondo [1], mediante il suo Spirito e la sua Parola [2], raduna fra tutto il genere umano [3], difende e preserva per sé nell’unità della vera fede, una comunità eletta a vita eterna [4], e che io sono e rimarrò in eterno un suo membro vivente [5].
__________________________
[1] Isaia 59:21; I Corinzi 11:26
[2] Giovanni 10:14-16; Atti 20:28; Romani 10:41-17; Colossesi 1:18.
[3] Genesi 26:3-4; Apocalisse 5:9.
[4] Matteo 16:18; Giovanni 10:28-30; Atti 2:42-47; Romani 8:28-30; Efesini 1:3-14; 4:1-6.
[5] Giovanni 10:27-28; I Corinzi 1:4-9; 1 Pietro 1:3-5; I Giovanni 3:14, 19-21.

Domanda 55. Che cosa intendi per “comunione dei santi”?

Risposta. Primo, che i credenti, ciascuno di essi, essendo membra di Cristo dimorano in lui e hanno parte a tutti i suoi tesori e doni [1]; secondo, che ognuno deve sentirsi in dovere di usare i propri doni volenterosamente e con gioia, a vantaggio e per il bene degli altri membri [2].
__________________________
[1] Romani 8:32; I Corinzi 6:17; 12:4-7, 12-13; I Giovanni 1:3.
[2] Romani 12:4-8; I Corinzi 12:20-27; 13:1-7; Filippesi 2:4-6.

Domanda 56. Che cosa credi della “remissione dei peccati”?

Risposta. Che Dio, in virtù della soddisfazione di Cristo, non ricorderà più i miei peccati [1] né la natura peccaminosa contro la quale devo combattere tutta la mia vita [2], perché mi elargisce per grazia la giustizia di Cristo affinché non sia mai più condannato [3].
__________________________
[1] Salmo 103:3-4, 10, 12; Michea 7:18-19; II Corinzi 5:19-21; I Giovanni 1:7; 2:2.
[2] Romani 7:21-25.
[3] Giovanni 3:17-18; Romani 8:1-2.

Giorno del Signore 22

Domanda 57. Quale conforto ti reca la “risurrezione della carne”?

Risposta. Non solo che, dopo questa vita, la mia anima sarà subito presa a Cristo, suo Capo [1], ma anche questo mio corpo, risuscitato dalla potenza di Cristo, sarà di nuovo unito alla mia anima e reso conforme al corpo glorioso di Cristo [2].
__________________________
[1] Luca 23:43; Filippesi 1:21-23.
[2] I Corinzi 15:20, 42-46, 54; Filippesi 3:21; I Giovanni 3:2.

Domanda 58. Quale conforto ti reca l’articolo sulla vita eterna?

Risposta. Che sentendo già nel mio cuore il principio della gioia eterna [1] possederò, dopo questa vita, una completa beatitudine, tale che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito e che non è giunta al cuore di alcun uomo, e in essa loderò Dio eternamente [2].
___________________
[1] Romani 14:17.
[2] Giovanni 17:3; I Corinzi 2:9.

Giorno del Signore 23

Domanda 59. Ma in cosa ti aiuta, adesso, credere tutto questo?

Risposta. Che io, in Cristo, davanti a Dio sono giustificato e un erede della vita eterna [1].
__________________________

[1] Giovanni 3:36; Romani 1:17 (Abacuc 2:4); 5:1-2.

Domanda 60. Come sei giustificato davanti a Dio?

Risposta. Solo per vera fede in Gesù Cristo [1] e, sebbene la coscienza mi accusi che ho gravemente peccato contro tutti i comandamenti di Dio, che non ne ho mai osservato alcuno [2] e che sono ancora sempre incline a ogni male [3], pure Dio, senza alcun mio merito [4], per sola grazia [5], mi dona e imputa la perfetta soddisfazione, giustizia e santità di Cristo [6], come se non avessi mai commesso né avuto alcun peccato e avessi io stesso compiuto tutta l’ubbidienza che Cristo ha adempiuto per me [7], se solo ricevo tale beneficio con un cuore che crede [8].
__________________________

[1] Romani 3:21-28; Galati 2:16; Efesini 2:8-9; Filippesi 3:8-11.
[2] Romani 3:9-10.
[3] Romani 7:23.
[4] Tito 3:4-5.
[5] Romani 3:24; Efesini 2:8-9.
[6] Romani 4:3-5 (Genesi 15:6); II Corinzi 5:17-19; I Giovanni 2:1-2.
[7] Romani 4:24-25; II Corinzi 5:21.
[8] Giovanni 3:18; Atti 16:30-31.

Domanda 61. Perché dici d’essere giustificato solo per fede?

Risposta. Non perché sono gradito a Dio per la dignità della mia fede, ma solo perché la soddisfazione, la giustizia e la santità di Cristo sono la mia giustizia davanti a Dio [1], e non posso riceverla e appropriarmene in nessun altro modo che solo mediante la fede [2].
__________________________

[1] I Corinzi 1:30-31.
[2] Romani 10:10; I Giovanni 5:10-12.

Giorno del Signore 24

Domanda 62. Perché le nostre buone opere non possono essere tutta o parte della nostra giustizia davanti a Dio?

Risposta. Perché una giustizia che possa soddisfare il tribunale di Dio deve essere assolutamente perfetta e del tutto conforme alla Legge divina [1], mentre anche le nostre opere migliori in questa vita sono tutte imperfette e contaminate dal peccato [2].
__________________________

[1] Romani 3:20; Galati 3:10 (Deuteronomio 27:26).
[2] Isaia 64:6.

Domanda 63. Come mai le nostre buone opere non hanno alcun merito eppure è volontà di Dio ricompensarle in questa vita e in quella a venire? [1]

Risposta. La ricompensa non dipende dal merito, ma dalla grazia [2].
__________________________
[1] Matteo 5:12; Ebrei 11:6.
[2] Luca 17:10; II Timoteo 4:7-8.

Domanda 64. Ma questo insegnamento non rende le persone negligenti e profane?

Risposta. No, perché è impossibile che quelli innestati in Cristo per vera fede non portino frutti di giustizia [1].
__________________________
[1] Luca 6:43-45; Giovanni 15:5.

 Giorno del Signore 25

Domanda 65. Se dunque la sola fede ci rende partecipi di Cristo e di tutti i suoi benefici, da dove proviene tale fede?

Risposta. Lo Spirito Santo la comunica ai nostri cuori [1] mediante la predicazione del santo Vangelo [2] e la conferma con l’uso dei santi Sacramenti [3].
__________________________
[1] Giovanni 3:5; I Corinzi 2:10-14; Efesini 2:8.
[2] Romani 10:17; I Pietro 1:23-25.
[3] Matteo 28:19-20; I Corinzi 10:16.

Domanda 66. Che cosa sono i Sacramenti?

Risposta. Sono segni e sigilli visibili e sacri, stabiliti da Dio affinché mediante il loro impiego possa far capire meglio e suggelli la promessa del Vangelo [1], cioè che ci dona gratuitamente per grazia il perdono dei peccati e la vita eterna, in virtù dell’unico sacrificio di Cristo compiuto alla croce [2].
__________________________
[1] Genesi 17:11; Deuteronomio 30:6; Romani 4:11.
[2] Matteo 26:27-28; Atti 2:38; Ebrei 10:10.

Domanda 67. La Parola e i Sacramenti sono entrambi designati a indirizzare la nostra fede al sacrificio di Gesù Cristo alla croce, quale unico fondamento della nostra salvezza?

Risposta. Si, perché lo Spirito Santo insegna nel Vangelo e mediante i santi Sacramenti ci assicura che tutta la nostra salvezza è nell’unico sacrificio di Cristo, compiuto per noi sulla croce [1].
___________________
[1] Romani 6:3; I Corinzi 11:26; Galati 3:27.

Domanda 68. Quanti Sacramenti ha istituito Cristo nel Nuovo Testamento?

Risposta. Due: il santo Battesimo e la santa Cena [1].
___________________
[1] Matteo 28:19-20; I Corinzi 11:23-26.

Giorno del Signore 26

Domanda 69. Come ti viene mostrato e suggellato nel santo Battesimo che sei partecipe dell’unico sacrificio di Cristo alla croce?

Risposta. Così: Cristo ha istituito questo lavacro esteriore con acqua [1] unendo a esso la promessa secondo la quale sono lavato col suo sangue e Spirito dall’impurità della mia anima, cioè da tutti i miei peccati, nello stesso modo in cui sono lavato esternamente con l’acqua, con la quale di solito si rimuove la sporcizia del corpo [2].
______________________
[1] Atti 2:38.
[2] Matteo 3:11; Romani 6:3-10; I Pietro 3:21.

Domanda 70. Che cosa significa essere lavato col sangue e con lo Spirito di Cristo?

Risposta. Significa ricevere da Dio, per grazia, il perdono dei peccati, in virtù del sangue di Cristo, che egli ha sparso per noi nel suo sacrificio alla croce [1], ed essere poi anche rinnovati mediante lo Spirito Santo, ed essere santificati per divenire membra di Cristo, morendo sempre più al peccato e camminando in una vita santa e irreprensibile [2].
____________________
[1] Zaccaria 13:1; Efesini 1:7-8; Ebrei 12:24; I Pietro 1:2; Apocalisse 1:5.
[2] Ezechiele 36:25-27; Giovanni 3:5-8; Romani 6:4; I Corinzi 6:11; Colossesi 2:11-12.

Domanda 71. Dove ha promesso Cristo che siamo lavati col suo sangue e con lo Spirito così come con l’acqua del Battesimo?

Risposta. Nell’istituzione del Battesimo, dicendo: «Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo»; [1] «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato» [2]; questa promessa è anche ripetuta dove la Scrittura chiama il Battesimo il bagno della rigenerazione [3] e il lavacro dei peccati [4].
__________________________
[1] Matteo 28:19.
[2] Marco 16:16.
[3] Tito 3:5.
[4] Atti 22:16.

Giorno del Signore 27

Domanda 72. Allora il lavaggio esteriore con acqua è il lavacro stesso dei peccati?

Risposta. No, poiché soltanto il sangue di Gesù Cristo e lo Spirito Santo ci purificano da ogni peccato [1].
___________________
[1] Matteo 3:11; I Pietro 3:21; I Giovanni 1:7.

Domanda 73. Perché dunque lo Spirito Santo chiama il Battesimo bagno della rigenerazione e lavacro dei peccati?

Risposta. Dio parla così non senza un’importante ragione: non solo per insegnarci che come la sporcizia del corpo è rimossa con l’acqua così i nostri peccati sono rimossi mediante il sangue e lo Spirito di Cristo [1], ma ancor di più per assicurarci, con questo pegno ed emblema divino, che siamo lavati spiritualmente dai nostri peccati nello stesso modo in cui il nostro corpo si lava con l’acqua [2].
__________________________
[1] I Corinzi 6:11; Apocalisse 1:5; 7:14.
[2] Acts 2:38; Romani 6:3-4; Galati 3:27.

Domanda 74. Si devono battezzare anche i bambini?

Risposta. Sì, perché essi come i loro genitori appartengono al patto e al popolo di Dio [1] e a loro, non meno che ai loro genitori, sono promessi, mediante il sangue di Cristo, la redenzione dai peccati e lo Spirito Santo che comunica la fede [2]; così, mediante il battesimo, in quanto segno del patto, essi sono incorporati nella chiesa cristiana e sono distinti dai figli degli increduli [3], come avveniva nell’Antico Testamento per mezzo della circoncisione [4], al posto della quale nel Nuovo Testamento è istituito il Battesimo [5].
__________________________
[1] Genesi 17:7; Matteo 19:14.
[2] Isaia 44:1-3; Atti 2:38-39; 16:31.
[3] Atti 10:47; I Corinzi 7:14.
[4] Genesi 17:9-14.
[6] Colossesi 2:11-13.

Giorno del Signore 28

Domanda 75. Come ti viene mostrato e suggellato nella santa Cena che hai comunione con l’unico sacrificio di Cristo alla croce, e con tutti i suoi benefici?

Risposta. Così: Cristo ha comandato a me e a tutti i credenti di mangiare questo pane spezzato e di bere questo calice in sua memoria, aggiungendo queste promesse, primo, che il suo corpo fu offerto e rotto sulla croce per me e il suo sangue fu sparso per me nello stesso modo in cui vedo con gli occhi il pane del Signore rotto per me e il calice comunicato a me; inoltre, che egli stesso, con il suo corpo crocifisso e il suo sangue sparso, ciba e nutre in vita eterna la mia anima, proprio come ricevo dalla mano del ministro e assaporo con la bocca il pane e il calice del Signore, che mi sono dati come emblemi del corpo e del sangue di Cristo [1]. ___________________
[1] Matteo 26:26-28; Marco 14:22-24; Luca 22:19-20; I Corinzi 10:16; 11:23-25.

Domanda 76. Che cosa significa mangiare il corpo crocifisso di Cristo e bere il suo sangue sparso?

Risposta. Significa non solo accogliere con un cuore che crede tutte le sofferenze e la morte di Cristo, ottenendo in tal modo perdono dei peccati e vita eterna [1], ma anche esser sempre più uniti al suo corpo benedetto mediante lo Spirito Santo, il quale dimora in Cristo e in noi [2], così che, sebbene egli sia in cielo e noi sulla terra [3], siamo carne della sua carne e ossa delle sue ossa [4] e viviamo essendo per sempre governati da un solo Spirito, come le membra di un corpo sono governati da un’anima [5].
__________________________
[1] Giovanni 6:35, 40; 50-54.
[2] Giovanni 6:55-56; I Corinzi 12:13.
[3] Atti 1:9-11; I Corinzi 11:26; Colossesi 3:1.
[4] I Corinzi 6:15-17; Efesini 5:29-32; I Giovanni 4:13.
[5] Giovanni 6:56-58; 15:1-6; Efesini 4:15-16; I Giovanni 3:24.

Domanda 77. Dove ha promesso Cristo che egli ciba e nutre i credenti del suo corpo e sangue, proprio come essi mangiano questo pane spezzato e bevono questo calice?

Risposta. Nell’istituzione della santa Cena, dove leggiamo:

«Il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga”» [1];

questa promessa è anche ripetuta da San Paolo:

«Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’ unico pane» [2].
__________________________
[1] I Corinzi 11:23-26.
[2] I Corinzi 10:16-17.

Giorno del Signore 29

Domanda 78. Il pane e il vino diventano il vero corpo e il vero sangue di Cristo?

Risposta. No, ma come l’acqua nel battesimo non diventa il sangue di Cristo né diviene il lavacro dei peccati, essendo solo un emblema e un’assicurazione divina [1], così nella Cena del Signore anche il pane consacrato non diviene il corpo stesso di Cristo [2], sebbene, secondo la natura e l’uso dei Sacramenti [3], sia chiamato il corpo di Cristo [4].
___________________
[1] Efesini 5:26; Tito 3:5.
[2] Matteo 26:26-29.
[3] Genesi 17:10-11; Esodo 12:11, 13; I Corinzi 10:1-4.
[4] I Corinzi 10:16-17; 11:26-28.

Domanda 79. Perché allora Cristo chiama il pane suo corpo e il calice suo sangue, e parla di Nuovo Testamento “nel suo sangue”? E perché Paolo li definisce la comunione del corpo e del sangue di Gesù Cristo?

Risposta. Cristo parla così non senza un’importante ragione: non solo per insegnarci che come il pane e il vino sostentano la vita temporale così il suo corpo crocifisso e il suo sangue sparso sono il vero cibo e la vera bevanda per le nostre anime in vita eterna [1], ma ancora di più per assicurarci mediante questo segno e pegno visibile che siamo davvero partecipi del suo vero corpo e del suo vero sangue, per opera dello Spirito Santo, nello stesso modo in cui accogliamo questi santi emblemi con la bocca in memoria di lui [2], e che tutte le sue sofferenze e la sua ubbidienza sono nostre, proprio come se avessimo sofferto e adempiuto noi stessi ogni cosa nella nostra stessa persona [3].
__________________________
[1] Giovanni 6:51, 55.
[2] I Corinzi 10:16-17; 11:26; Efesini 5:30.
[3] Romani 6:5-11.

Giorno del Signore 30

Domanda 80. Quale differenza vi è fra la Cena del Signore e la Messa papista?

Risposta. La Cena ci attesta che abbiamo perdono completo di tutti i nostri peccati mediante l’unico sacrificio di Gesù Cristo, che egli ha adempiuto una volta per tutte alla croce [1], e che mediante lo Spirito Santo siamo incorporati in Cristo [2], il quale è ora con il suo corpo reale in cielo, alla destra del Padre [3], e lì vuole essere adorato [4].

La Messa, invece, insegna che i vivi e i morti non hanno perdono dei peccati mediante le sofferenze di Cristo a meno che Cristo sia sacrificato ancora per loro quotidianamente dai sacerdoti, e che Cristo è corporalmente sotto le specie del pane e del vino e perciò deve essere in essi adorato; così la Messa non è in fondo null’altro che una negazione dell’unico sacrificio e della passione di Gesù Cristo e una maledetta idolatria.
__________________________
[1] Giovanni 19:30; Ebrei 7:27; 9:12, 25-26; 10:10-18.
[2] I Corinzi 6:17; 10:16-17.
[3] Atti 7:55-56; Ebrei 1:3; 8:1.
[4] Matteo 6:20-21; Giovanni 4:21-24; Filippesi 3:20; Colossesi 3:1-3.

 

Domanda 81. Chi deve accostarsi alla tavola del Signore?

Risposta. Coloro che a causa dei propri peccati non confidano in se stessi e, nondimeno, credono che questi siano loro perdonati e che la loro rimanente debolezza sia coperta mediante la passione e la morte di Cristo; costoro desiderano anche sempre fortificarsi nella fede e migliorare la propria vita; gli impenitenti e gli ipocriti, invece, mangiano e bevono un giudizio contro se stessi [1].
__________________________
[1] I Corinzi 10:19-22; 11:26-32.

Domanda 82. Debbono allora essere ammessi a questa Cena anche coloro che con la propria confessione e vita si mostrano increduli ed empi?

Risposta. No, perché così il Patto di Dio viene profanato e la sua ira provocata contro l’intera congregazione [1]; perciò la chiesa cristiana ha il dovere, secondo l’ordine di Cristo e dei suoi Apostoli, di escludere tali persone mediante l’ufficio delle chiavi, finché non abbiano emendato la propria vita.
____________________
[1] I Corinzi 11:17-32; Salmo 50:14-16; Isaia 1:11-17.

Giorno del Signore 31

Domanda 83. Che cos’è l’ufficio delle chiavi?

Risposta. La predicazione del santo Vangelo e la disciplina cristiana, mediante i quali il Regno dei cieli è aperto ai credenti e chiuso agli increduli [1].
___________________
[1] Matteo 16:19; Giovanni 20:22-23.

Domanda 84. Come è aperto e chiuso il Regno dei cieli mediante la predicazione del santo Vangelo?

Risposta. Così: secondo il comando di Cristo, a ciascun credente è annunciato e attestato chiaramente che ogni qual volta si accoglie con vera fede la promessa del Vangelo tutti i peccati sono veramente perdonati da Dio per i meriti di Cristo e, al contrario, a tutti gli increduli e agli ipocriti che l’ira di Dio e la dannazione eterna è su di loro, fintanto che non si convertono; il giudizio di Dio sarà conforme a questa testimonianza del Vangelo, sia in questa vita sia in quella a venire [1].
___________________
[1] Matteo 16:19; Giovanni 3:31-36; 20:21-23.

Domanda 85. Come viene aperto e chiuso il Regno dei cieli mediante la disciplina cristiana?

Risposta. Così: secondo il comando di Cristo, coloro che sotto il nome di cristiani sostengono una dottrina o una condotta non cristiana e che, dopo ripetuti ammonimenti fraterni, non abbiano desistito dai loro errori e dalle loro vie malvagie, sono denunciati alla chiesa o ai suoi conduttori legittimi, e se costoro trascurano di ascoltare anche loro, sono da questi esclusi dai santi Sacramenti e dalla comunione cristiana e da Dio stesso sono esclusi dal Regno di Cristo [1]; al contrario, essi sono accolti come membra di Cristo e della sua chiesa quando promettono e mostrano un vero pentimento [2].
__________________________
[1] Matteo 18:15-20; I Corinzi 5:3-5, 11-13; II Tessalonicesi 3:14-15.
[2] Luca 15:20-24; II Corinzi 2:6-11.

 

PARTE TERZA: DELLA GRATITUDINE

Giorno del Signore 32

Domanda 86. Perciò, essendo redenti dalla nostra miseria per grazia mediante Cristo, senza alcun merito da parte nostra, perché dobbiamo compiere le buone opere?

Risposta. Perché Cristo, avendoci riscattati con il suo sangue, ci rinnova anche mediante il suo Spirito Santo a sua immagine, così che in tutta la nostra vita ci mostriamo riconoscenti verso Dio per la sua benedizione [1], perché sia glorificato attraverso di noi [2]; inoltre, per essere noi stessi assicurati sulla nostra fede dai suoi frutti [3] e per vincere a Cristo il nostro prossimo con la santità della nostra condotta [4].
__________________________

[1] Romani 6:13; 12:1-2; I Pietro 2:5-10.
[2] Matteo 5:16; I Corinzi 6:19-20.
[3] Matteo 7:17-18; Galati 5:22-24; II Pietro 1:10-11.
[4] Matteo 5:14-16; Romani 14:17-19; I Pietro 2:12; 3:1-2.

Domanda 87. Allora, coloro che non si convertono a Dio da una vita ingrata e impenitente non possono essere salvati?

Risposta. No, perché come dice la Scrittura: né fornicatore, idolatra, adultero, ladro, sensuale, ubriacone, calunniatore, truffatore o altro simile, erediterà il regno di Dio [1].
___________________
[1] I Corinzi 6:9-10; Galati 5:19-21; Efesini 5:1-20; I Giovanni 3:14.

Giorno del Signore 33

Domanda 88. Di quanti elementi consiste il vero pentimento, ossia la conversione?

Risposta. Di due elementi: la morte del vecchio uomo e la vivificazione del nuovo [1].
___________________
[1] Romani 6:1-11; II Corinzi 5:17; Efesini 4:22-24; Colossesi 3:5-10.

Domanda 89. Cos’è la morte del vecchio uomo?

Risposta. La tristezza del cuore per il peccato, la quale ce lo fa odiare e rifuggire sempre di più [1].
___________________
[1] Salmo 51:3-4, 17; Gioele 1:12-13; Romani 8:12-13; II Corinzi 7:10.

Domanda 90. Cos’è la vivificazione del nuovo uomo?

Risposta. La gioia del cuore in Dio attraverso Cristo [1], la quale ci fa trovare diletto nel vivere secondo la volontà di Dio in ogni opera buona [2].
__________________________

[1] Salmo 51:8, 12; Isaia 57:15; Romani 5:1; 14:17.
[2] Romani 6:10-11; Galati 2:20.

Domanda 91. Quali sono le opere buone?

Risposta. Solo quelle compiute per vera fede [1], secondo la Legge di Dio [2], e per la sua gloria [3], e non quelle basate su nostre opinioni o su comandamenti d’uomo [4].
___________________
[1] Giovanni 15:5; Ebrei 11:6.
[2] Levitico 18:4; I Samuele 15:22; Efesini 2:10.
[3] I Corinzi 10:31.
[4] Deuteronomio 12:32; Isaia 29:13; Ezechiele 20:18-19; Matteo 15:7-9.

Giorno del Signore 34

Domanda 92. E qual è la Legge di Dio?

Risposta. «Allora Dio pronunziò tutte queste parole»,

primo comandamento: «Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me»;

secondo comandamento: «Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti»;

terzo comandamento: «Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano»;

quarto comandamento: «Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato»;

quinto comandamento: «Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà»;

sesto comandamento: «Non uccidere»;

settimo comandamento: «Non commettere adulterio»;

ottavo comandamento: «Non rubare»;

nono comandamento: «Non attestare il falso contro il tuo prossimo»;

decimo comandamento: «Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo» [1].
___________________
[1] Esodo 20:1-17; Deuteronomio 5:6-21.

Domanda 93. Come sono suddivisi questi comandamenti?

Risposta. In due tavole, di cui la prima, in quattro comandamenti, ci insegna quali sono i nostri doveri verso Dio, e la seconda, in sei comandamenti, quali sono i nostri doveri verso il nostro prossimo [1].
___________________
[1] Matteo 22:37-39.

Domanda 94. Che cosa richiede Dio nel primo comandamento?

Risposta. Che io, a rischio della salvezza della mia anima, eviti e fugga ogni idolatria [1], magia, incantesimo [2], invocazione di santi o di altre creature [3], e riconosca secondo giustizia l’unico vero Dio [4], che in lui solo confidi [5], che con ogni umiltà [6] e pazienza [7] attenda da lui solo ogni bene [8] e che lo ami [9], tema [10] e onori [11] di tutto cuore, così da rinunciare a ogni creatura [11] piuttosto che fare la minima cosa contrariamente alla sua volontà [12].
__________________________
[1] I Corinzi 6:9-10; 10:5-14; I Giovanni 5:21.
[2] Levitico 19:31; Deuteronomio 18:9-12.
[3] Matteo 4:10; Apocalisse 19:10; 22:8-9.
[4] Giovanni 17:3.
[5] Geremia 17:5, 7.
[6] I Pietro 5:5-6
[7] Colossesi 1:11; Ebrei 10:36.
[8] Salmo 104:27-28; Giacomo 1:17.
[9] Matteo 22:37 (Deuteronomio 6:5)
[10] Proverbi 9:10; I Pietro 1:17
[11] Matteo 4:10 (Deuteronomio 6:13)
[12] Matteo 5:29-30; 10:37-39.

Domanda 95. Che cos’è l’idolatria?

Risposta. L’idolatria è concepire o avere qualcos’altro, al posto dell’unico e vero Dio che si è rivelato nella sua Parola, oppure accanto a lui, in cui riporre la nostra fiducia [1].
___________________
[1] I Cronache 16:26; Galati 4:8-9; Efesini 5:5; Filippesi 3:19.

Giorno del Signore 35

Domanda 96. Che cosa richiede Dio nel secondo comandamento?

Risposta. Che non facciamo alcuna immagine di Dio [1], né che lo adoriamo in un qualche modo che non abbia comandato nella sua Parola [2].
____________________
[1] Deuteronomio 4:15-19; Isaia 40:18-25; Atti 17:29; Romani 1:22-23.
[2] Levitico 10:1-7; I Samuele 15:22-23; Giovanni 4:23-24.

Domanda 97. Allora non si deve fare assolutamente nessuna immagine?

Risposta. Dio non può e non deve essere rappresentato in alcun modo; le creature possono certo essere raffigurate, tuttavia Dio proibisce di farne o averne immagini destinate a essere adorate, o che si usino per servirlo [1].
___________________
[1] Esodo 34:13-14, 17; II Re 18:4-5.

Domanda 98. Ma le immagini non possono essere consentite nelle chiese come libri per la gente?

Risposta. No, perché non dobbiamo ritenerci più saggi di Dio, il quale istruisce i suoi con la viva predicazione della sua Parola [1] e non con idoli muti [1].
___________________
[1] Romani 10:14-15, 17; II Timoteo 3:16-17; II Pietro 1:19
[2] Geremia 10:8; Abacuc 2:18-20.

Giorno del Signore 36

Domanda 99. Che cosa richiede il terzo comandamento?

Risposta. Che non profaniamo o abusiamo il nome di Dio, né bestemmiando [1] o spergiurando [2], né con giuramenti non necessari [3], e che non siamo partecipi di questi peccati mediante il nostro silenzio e la nostra connivenza, perfino quando sono commessi da altri [4]; insomma, che usiamo il santo nome di Dio con timore e riverenza [5], affinché lo confessiamo [6] e invochiamo rettamente [7] e lo glorifichiamo in tutte le nostre parole e opere [8].
___________________
[1] Levitico 24:10-17.
[2] Levitico 19:12.
[3] Matteo 5:37; Giacomo 5:12.
[4] Levitico 5:1; Proverbi 29:24.
[5] Salmo 99:1-5; Geremia 4:2.
[6] Matteo 10:32-33; Romani 10:9-10.
[7] Salmo 50:14-15; I Timoteo 2:8.
[8] Colossesi 3:17.

Domanda 100. Allora, la profanazione del nome di Dio con bestemmia e imprecazione è un peccato talmente grave che Dio giudica anche coloro che, per quanto sta in loro, non s’impegnano a impedirlo e proibirlo?

Risposta. Sì, perché nessun peccato è più grave e provocatorio per Dio della profanazione del suo nome [1]; perciò egli ha comandato di punirlo anche con la morte [2].
___________________
[1] Levitico 5:1.
[2] Levitico 24:10-17.

Giorno del Signore 37

Domanda 101. Si può fare un giuramento religioso nel nome di Dio?

Risposta. Sì, quando è l’autorità a esigerlo, o altrimenti quando è necessario serbare e promuovere la fedeltà e la verità per la gloria di Dio e per il bene del prossimo; un tale giuramento è fondato sulla Parola di Dio [1], ed è stato perciò rettamente usato dai santi nell’Antico e nel Nuovo Testamento [2].
____________________
[1] Deuteronomio 6:13; 10:20; Geremia 4:1-2; Ebrei 6:16.
[2] Genesi 21:24; Giosuè 9:15; I Re 1:29-30; Romani 1:9; II Corinzi 1:23.

Domanda 102. Si può fare un giuramento anche per i santi o per altre creature?

Risposta. No, poiché un giuramento legittimo è un’invocazione a Dio affinché egli, essendo l’unico a conoscere i cuori, renda testimonianza alla verità e mi punisca se spergiuro [1]; tale prerogativa non appartiene a nessun’altra creatura [2].
______________________

[1] Romani 9:1; II Corinzi 1:23.
[2] Matteo 5:34-37; 23:16-22; Giacomo 5:12.

Giorno del Signore 38

Domanda 103. Che cosa richiede Dio nel quarto comandamento?

Risposta. Primo, che il ministero della predicazione e dell’insegnamento siano mantenuti [1] e che io, specialmente nel giorno del riposo, sia diligentemente coinvolto con la chiesa [2] nell’imparare la Parola di Dio [3], nell’impiegare i santi Sacramenti [4], nell’invocare pubblicamente il Signore [5], e nel partecipare alle offerte raccolte dai cristiani [6]; secondo, che io, ogni giorno della mia vita, mi riposi dalle opere malvagie, lasciando che il Signore operi in me con il suo Spirito, perché io cominci così il Sabato eterno in questa vita [7].
___________________
[1] Deuteronomio 6:4-9, 20-25; I Corinzi 9:13-14; II Timoteo 2:2; 3:13-17; Tito 1:5.
[2] Deuteronomio 12:5-12; Salmo 40:9-10; 68:26; Atti 2:42-47; Ebrei 10:23-25.
[3] Romani 10:14-17; I Corinzi 14:31-32; I Timoteo 4:13
[4] I Corinzi 11:23-25.
[5] Colossesi 3:16; I Timoteo 2:1.
[6] Salmo 50:14; I Corinzi 16:2; II Corinzi 8-9.
[7] Isaia 66:23; Ebrei 4:9-11.

Giorno del Signore 39

Domanda 104. Che cosa richiede Dio nel quinto comandamento?

Risposta. Che io mostri a mio papà e a mia mamma, e a tutti coloro in autorità su me, onore, amore e fedeltà, e che mi sottometta del tutto con dovuta ubbidienza al loro insegnamento e alla loro correzione perché sono benefici [1], sopportando pazientemente le loro debolezze [2], giacché Dio vuole governarci per mezzo della loro mano [3].
___________________
[1] Esodo 21:17; Proverbi 1:8; 4:1; Romani 13:1-2; Efesini 5:21-22; 6:1-9; Colossesi 3:18-4:1.
[2] Proverbi 20:20; 23:22; I Pietro 2:18.
[3] Matteo 22:21; Romani 13:1-8; Efesini 6:1-9; Colossesi 3:18-21.

Giorno del Signore 40

Domanda 105. Che cosa richiede Dio nel sesto comandamento?

Risposta. Che io non oltraggi, odi, offenda, o uccida il mio prossimo né con il pensiero, né con parole o sguardi, tanto meno coi miei atti, né da me stesso, né per mezzo di altri [1], ma che deponga ogni desiderio di vendetta [2], e che non danneggi me stesso esponendomi deliberatamente al pericolo [3]; perciò le autorità portano la spada per impedire d’uccidere [4].
___________________
[1] Genesi 9:6; Levitico 19:17-18; Matteo 5:21-22; 26:52.
[2] Proverbi 25:21-22; Matteo 18:35; Romani 12:19; Efesini 4:26.
[3] Matteo 4:7; 26:52; Romani 13:11-14.
[4] Genesi 9:6; Esodo 21:14; Romani 13:4.

Domanda 106. Ma questo comandamento parla soltanto dell’uccidere?

Risposta. Con questa proibizione Dio vuole insegnarci che egli odia la radice dell’omicidio, ossia l’invidia, l’odio, l’ira, il desiderio di vendetta [1], e che tutte queste cose sono al suo cospetto un uccidere in segreto [2].
___________________
[1] Proverbi 14:30; Romani 1:29; 12:19; Galati 5:19-21; I Giovanni 2:9-11.
[2] I Giovanni 3:15.

Domanda 107. Allora è sufficiente che non uccidiamo il nostro prossimo in nessuno di questi modi?

Risposta. No, perché condannando invidia, odio e ira, Dio esige da noi che amiamo il nostro prossimo come noi stessi [1], che dimostriamo verso di lui pazienza, pacatezza, mansuetudine, misericordia e gentilezza [2], che evitiamo, per quanto ci è possibile, che sia danneggiato, facendo il bene perfino ai nostri nemici [3].
___________________
[1] Matteo 7:12; 22:39; Romani 12:10.
[2] Matteo 5:3-12; Luca 6:36; Romani 12:10, 18; Galati 6:1-2; Efesini 4:2; Colossesi 3:12; I Pietro 3:8.
[3] Esodo 23:4-5; Matteo 5:44-45; Romani 12:20-21 (Proverbi 25:21-22).

Giorno del Signore 41

Domanda 108. Che cosa afferma il settimo comandamento?

Risposta. Che l’immoralità è maledetta da Dio [1] e che perciò dobbiamo detestarla di cuore [2], vivendo castamente e con modestia [3] sia nel santo matrimonio sia all’infuori di esso [4].
___________________
[1] Levitico 18:30; Efesini 5:3-5.
[2] Giuda 22-23.
[3] I Corinzi 7:4-9; I Tessalonicesi 4:3-8; Ebrei 13:4.

Domanda 109. In questo comandamento Dio proibisce solo adulterio e simili peccati grossolani?

Risposta. Siccome il nostro corpo e la nostra anima sono entrambi il tempio dello Spirito Santo, Dio vuole che li conserviamo puri e santi; per questo proibisce ogni atto, gesto, parola, pensiero, desiderio [1] che siano impuri, come anche tutto ciò che possa indurci ad essi [2].
____________________
[1] Matteo 5:27-29; I Corinzi 6:18-20; Efesini 5:3-4.
[2] I Corinzi 15:33; Efesini 5:18.

Giorno del Signore 42

Domanda 110. Che cosa proibisce Dio nell’ottavo comandamento?

Risposta. Non soltanto il furto e la rapina che sono puniti dalle autorità [1]; Dio chiama furto ogni inganno ed espediente con il quale cerchiamo di impossessarci dei beni degli altri, con la forza o con un diritto solo apparente [2], usando pesi e misure falsi, commercio fraudolento, falsa valuta, usura o con qualsiasi mezzo proibito da Dio [3]; inoltre, proibisce ogni avarizia [4] e spreco dei suoi doni [5].
____________________
[1] Esodo 22:1; I Corinzi 5:9-10; 6:9-10.
[2] Michea 6:9-11; Luca 3:14; Giacomo 5:1-6.
[3] Deuteronomio 25:13-16; Salmo 15:5; Proverbi 11:1; 12:22; Ezechiele 45:9-12; Luca 6:35.
[4] Luca 12:15; Efesini 5:5
[5] Proverbi 21:20; 23:20-21; Luca 16:10-13.

Domanda 111. Allora, che cosa ti comanda Dio con questo comandamento?

Risposta. Che io, quando mi è possibile e lecito, promuova la prosperità del mio prossimo, che mi comporti verso di lui come vorrei che ci si comportasse con me, lavorando fedelmente per aiutare i poveri nel loro bisogno [1].
____________________
1 Isaia 58:5-10; Matteo 7:12; Galati 6:9-10; Efesini 4:28.

Giorno del Signore 43

Domanda 112. Che cosa richiede il nono comandamento?

Risposta. Che io non renda falsa testimonianza contro nessuno, che non contorca le parole di nessuno, che non sia un maldicente e un calunniatore, che non contribuisca a condannare nessuno che non sia stato udito o alla leggera [1] , ma che per non cadere sotto il giudizio divino [2] eviti ogni genere di menzogna e inganno, considerandoli opere peculiari del diavolo, che ami e affermi sinceramente la verità confessandola nei processi e in questioni di giustizia, come in ogni altra circostanza [3], e che salvi e promuova, secondo le mie possibilità, l’onore e la reputazione del mio prossimo [4].
___________________
[1] Salmo 15; Proverbi 19:5; Matteo 7:1; Luca 6:37; Romani 1:28-32.
[2] Levitico 19:11-12; Proverbi 12:22; 13:5; Giovanni 8:44; Apocalisse 21:8.
[3] I Corinzi 13:6; Efesini 4:25.
[4] I Pietro 3:8-9; 4:8.

Giorno del Signore 44

Domanda 113. Che cosa richiede il decimo comandamento?

Risposta. Che nemmeno la minima inclinazione o il minimo pensiero contro qualsiasi comandamento di Dio trovi mai luogo nel nostro cuore, ma che continuamente e di tutto cuore odiamo ogni peccato e ci dilettiamo nella giustizia [1].
___________________
[1] Salmo 19:7-14; 139:23-24; Romani 7:7-8.

Domanda 114. Coloro che sono convertiti a Dio possono osservare questi comandamenti perfettamente?

Risposta. No, perché perfino i più santi, finché sono in questa vita, non sono che al principio di questa ubbidienza [1]; però, hanno il fermo proposito di vivere non solo in conformità ad alcuni, ma a tutti i comandamenti di Dio [2].
____________________
[1] Ecclesiaste 7:20; Romani 7:14-15; I Corinzi 13:9; I Giovanni 1:8-10.
[2] Salmo 1:1-2; Romani 7:22-25; Filippesi 3:12-16.

Domanda 115. Perché allora Dio prescrive i dieci comandamenti così rigorosamente, visto che in questa vita nessuno li può osservare?

Risposta. Primo, perché possiamo conoscere sempre più, durante tutta la nostra vita, la nostra natura peccaminosa, cercando con sempre più zelo il perdono dei peccati e la giustizia in Cristo [1]; secondo, perché possiamo continuamente ricercare e supplicare Dio per la grazia dello Spirito Santo, per essere sempre più rinnovati a immagine di Dio, fino a raggiungere, dopo questa vita, la meta della perfezione [2].
___________________
[1] Salmo 32:5; Romani 3:19-26; ; Romani 7:7, 24-25; I Giovanni 1:9.
[2] I Corinzi 9:24; Filippesi 3:12-14; I Giovanni 3:1-3.

DELLA PREGHIERA Giorno del Signore 45

Domanda 116. Perché è necessario che i cristiani preghino?

Risposta. Perché è l’aspetto principale della gratitudine che Dio esige da noi [1], e perché egli donerà la sua grazia e lo Spirito Santo solo a coloro che, con fervore e costanza, glieli chiedono ringraziandolo per essi [2].
____________________
[1] Salmo 50:14-15; 116:12-19; I Tessalonicesi 5:16-18.
[2] Matteo 7:7-8; Luca 11:9-13.

Domanda 117. Che cosa caratterizza la preghiera gradita a Dio, che egli ascolta?

Risposta. Primo, che invochiamo di cuore solo l’unico vero Dio, il quale si è rivelato a noi nella sua Parola, in base a tutto ciò che ci ha comandato di chiedergli [1]; secondo, che conosciamo a fondo il nostro bisogno e la nostra miseria, per umiliarci al cospetto della sua maestà [2]; terzo, che abbiamo la salda certezza che, nonostante la nostra indegnità, a motivo di Cristo nostro Signore, Dio di certo ascolterà la nostra preghiera [5], come ci ha promesso nella sua Parola [3].
____________________
[1] Salmo 145:18-20; Giovanni 4:22-24; Romani 8:26-27; Giacomo 1:5; I Giovanni 5:14-15.
[2] II Cronache 7:14; Salmo 2:11; 34:18; 62:8; Isaia 66:2; Apocalisse 4.
[3] Daniele 9:17-18; Matteo 7:8; Giovanni 14:13-14; 16:23; Romani 10:13; Giacomo 1:6.

Domanda 118. Dio, che cosa ci ha comandato di chiedergli?

Risposta. Tutte le cose necessarie all’anima e al corpo [1], che Cristo nostro Signore ha incluse nella preghiera che ci ha insegnata.
___________________
[1] Giacomo 1:17; Matteo 6:33.

Domanda 119. Come recita il Padre Nostro?

Risposta. «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen» [1].
___________________
[1] Matteo 6:9-13; Luca 11:2-4.

Giorno del Signore 46

Domanda 120. Perché Cristo ci ha comandato di rivolgerci a Dio chiamandolo “Padre nostro”?

Risposta. Per suscitare in noi, fin dall’inizio della nostra preghiera, riverenza e fiducia filiali verso Dio, le quali devono essere il fondamento della nostra preghiera; infatti, Dio è divenuto nostro Padre in Cristo e di quello che gli chiediamo in fede ci negherà molto meno di quanto i nostri genitori ci rifiutino le cose di quaggiù [1].
___________________
[1] Matteo 7:9-11; Luca 11:11-13.

Domanda 121. Perché è aggiunto “che sei nei cieli”?

Risposta. Perché non concepiamo alcun pensiero terreno della maestà celeste di Dio [1], aspettandoci dalla sua onnipotenza tutto il necessario per il corpo e per l’anima [2].
___________________
[1] Geremia 23:23-24; Atti 17:24-25.
[2] Matteo 6:25-34; Romani 8:31-32.

Giorno del Signore 47

Domanda 122. Qual è la prima petizione?

Risposta. “Sia santificato il tuo nome”, ossia: concedici di conoscerti correttamente [1] e di santificarti, magnificarti e lodarti per tutte le tue opere, nelle quali risplendono la tua onnipotenza, sapienza, bontà, giustizia, misericordia e verità [2], e anche di regolare l’intera vita nostra – pensieri, parole e opere – affinché il tuo nome non sia bestemmiato per causa nostra, ma onorato e glorificato [3].
___________________
[1] Geremia 9:23-24; 31:33-34; Matteo 16:17; Giovanni 17:3.
[2] Esodo 34:5-8; Salmo 145; Geremia 32:16-20; Luca 1:46-55, 68-75 Romani 11:33-36.
[3] Salmo 115:1; Matteo 5:16.

Giorno del Signore 48

Domanda 123. Qual è la seconda petizione?

Risposta. “Venga il Tuo regno”, ossia: governaci mediante la Parola e lo Spirito così che ci sottomettiamo sempre di più a te [1], preserva e accresci la tua chiesa [2], e distruggi le opere del diavolo, ogni potenza che si eleva contro di te e ogni malvagio consiglio concepito contro la tua santa Parola [3], finché venga la perfezione del tuo regno quando sarai tutto in tutti [4].
___________________
[1] Salmi 119:5, 105; 143:10; Matteo 6:33.
[2] Salmi 122:6-9; Matteo 16:18; Atti 2:42-47.
[3] Romani 16:20; I Giovanni 3:8
[4] Romani 8:22-23; I Corinzi 15:28; Apocalisse 22:17, 20.

Giorno del Signore 49

Domanda 124. Qual è la terza petizione?

Risposta. “Sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo”, ossia: concedi che noi e tutti gli uomini rinunciamo alla nostra volontà, sottomettendoci alla tua volontà senza contraddire, perché è la sola ad essere buona [1]; così che ciascuno adempia il proprio ruolo e la propria vocazione [2] tanto volenterosamente e fedelmente quanto gli angeli in cielo [3].
____________________
[1] Matteo 7:21; 16:24-26; Luca 22:42; Romani 12:1-2; Tito 2:11-12.
[2] I Corinzi 7:17-24; Efesini 6:5-9.
[3] Salmo 103:20-21.

Giorno del Signore 50

Domanda 125. Qual è la quarta petizione?

Risposta. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, ossia: voglia tu provvedere a ogni cosa necessaria al corpo [1], così che sappiamo che tu sei la sola sorgente di ogni bene [2] e che senza la tua benedizione non ci giovano né la nostra cura e fatica né i tuoi doni [3], così che non mettiamo la nostra fiducia in alcuna creatura ma la riponiamo in te solo [4].
___________________
[1] Salmi 104:27-30; 145:15-16; Matteo 6:25-34.
[2] Atti 14:17; 17:25; Giacomo 1:17.
[3] Deuteronomio 8:3; Salmi 37:16; 127:1-2; I Corinzi 15:58.
[4] Salmi 55:22; 62; 146; Geremia 17:5-8; Ebrei 13:5-6.

Giorno del Signore 51

Domanda 126. Qual è la quinta petizione?

Risposta. “Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”, ossia: voglia tu, in virtù del sangue Cristo, non imputare a noi, miseri peccatori, le nostre numerose trasgressioni, né il male che ancora sempre ci intacca [1]; quanto a noi, troviamo in noi stessi la testimonianza della tua grazia, che consiste nel nostro pieno proposito di perdonare di cuore al nostro prossimo [2].
___________________
[1] Salmi 51:1-7; 143:2; Romani 8:1; I Giovanni 2:1-2.
[2] Matteo 6:14-15; 18:21-35.

Giorno del Signore 52

Domanda 127. Qual è la sesta petizione?

Risposta. “Non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno”, ossia: poiché in noi stessi siamo così deboli da non poter resistere neppure un istante [1] dinanzi ai nostri nemici mortali – il diavolo [2], il mondo [3], e la nostra carne [4] –, i quali ci assalgono di continuo, voglia tu preservarci e fortificarci per la potenza del tuo Spirito Santo, per resistere fermamente e non soccombere in questo combattimento spirituale [5], finché infine otterremo la vittoria completa [6].
____________________
[1] Salmo 103:14-16; Giovanni 15:1-5.
[2] II Corinzi 11:14; Efesini 6:10-13; I Pietro 5:8.
[3] Giovanni 15:18-21.
[4] Romani 7:23; Galati 5:17.
[5] Matteo 10:19-20; 26:41; Marco 13:33; Romani 5:3-5.
[6]I Corinzi 10:13; I Tessalonicesi 3:13; 5:23.

Domanda 128. Come concludi questa preghiera?

Risposta. “Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno”, ossia: tutto ciò lo chiediamo a te perché quale nostro Re, potente sopra ogni cosa, vuoi e puoi darci ogni bene [1], e perché così non noi, ma il tuo santo nome sia glorificato in eterno [2].
___________________
[1] Romani 10:11-13; II Pietro 2:9.
[2] Salmi 115:1; Giovanni 14:13.

Domanda 129. Che cosa significa la parolina “amen”?

Risposta. “Amen” vuol dire: così dovrà essere, davvero e certamente; perché la mia preghiera è udita da Dio molto più certamente di quanto io senta nel mio cuore di desiderare da lui tali cose [1].
___________________
[1] Isaia 65:24; II Corinzi 1:20; II Timoteo 2:13.