Cosa significa “Il Magnificat” di Maria?

Di fronte alla migliore notizia che ci sia, il canto è l’unica risposta appropriata. E fu proprio ciò che fece Maria quando l’angelo Gabriele le annunciò che avrebbe concepito il vero Dio per potere dello Spirito Santo. Confidando in quella promessa, Maria rispose: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola» (Luca 1:38). Poi compose un nuovo cantico tratto da vari brani dell’Antico Testamento, soprattutto dai Salmi:

«L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome, e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono. Egli ha operato potentemente con il suo braccio: ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore, ha detronizzato i potenti e ha innalzato gli umili, ha colmato di beni gli affamati e ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della misericordia, di cui aveva parlato ai nostri padri, verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre».

Storicamente, questo cantico è conosciuto come “Il Magnificat” poiché le prime parole sono, “L’anima mia magnifica il Signore.” In Latino si legge, “Magnificat anima mea dominum.” Magnificare significa esultare, come Maria dice: “e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore.”

Rallegriamoci, perché le grandi promesse di Dio sono state soddisfatte

Ma perché Maria vuole magnificare il Signore ed esultare in lui? “Perché,” come Maria dice, “egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.” Nell’antico Medio Oriente, l’onore dato al proprio nome era di enorme importanza. Anche se Maria era una ragazza umile da un luogo insignificante, il suo nome sarebbe stato ricordato per molte generazioni. È davvero così! Il suo nome è conosciuto negli ultimi 2000 anni, non solo in Israele, ma in tutto il mondo! Tutte le generazioni l’hanno chiamata beata!

Perché? Perché lei, la vergine benedetta, ha dato alla luce il Salvatore promesso. L'antica promessa di Dio che riecheggiò nell’Antico Testamento si adempì nel bambino che portava nel suo grembo. Il campione promesso ad Adamo ed Eva in Genesi 3; la progenie promessa ad Abraamo in Genesi 15; il Sacrificio promesso ad Isacco in Genesi 22; il re promesso a Giuda in Genesi 49; il Profeta promesso a Israele in Deuteronomio 18; l’Erede promesso a Davide in Secondo Samuele 7; il Messia promesso nei Salmi; il Liberatore promesso dai profeti; colui che Israele guardò mentre aspettavano che Dio visitasse il suo popolo e portasse salvezza, questo era arrivato!

Quindi, quando siete tentati a dubitare la fedeltà del Signore, ricordate che Egli mantiene le sue promesse. Possiamo dimenticare facilmente questo semplice ma profondo fatto. Spesso, quando le circostanze della vita sono difficili, quando la vita non sembra funzionare correttamente e le nostre aspettative non sono soddisfatte, abbiamo la tendenza a dubitare la fedeltà di Dio. La nostra esperienza, però, non ha l’ultima parola. Ce l’hanno invece le promesse di Dio! Quindi, quando sei tentato a dubitare la fedeltà del Signore, guarda alla Parola di Dio. Guarda al modo in cui Egli ha adempiuto le sue promesse. E rallegriamoci, perché le grandi promesse di Dio sono state soddisfatte. Puoi fidarti di lui!

Rallegriamoci, perché era iniziata la grande inversione dei ruoli

Cosa significa questa espressione, “la grande inversione dei ruoli”? Maria parlò del modo in cui Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili. Israele attese con ansia che il Messia distruggesse i troni di Erode e dell’Impero Romano. Aspettarono che il re promesso inaugurasse il suo glorioso regno. Nel cantico di Maria c’è questo tema della giustizia di Dio che inverte la fortuna sociale e politica.  La situazione si è ribaltata. Essenzialmente, Maria disse nel suo cantico: “È giunto il momento! Il nostro Salvatore verrà e la situazione di Israele si ribalterà”.

È molto simile al cantico di Anna 1000 anni prima. Il Magnificat ripete diverse frasi di quel cantico. Per esempio, le parole, “l’anima mia magnifica il Signore”, “Santo è il suo nome”, “ha disperso quelli che erano superbi”, “innalzato gli umili”, e “ha colmato di beni gli affamati e ha rimandato a mani vuote i ricchi.” Nelle loro canzoni, sia Anna che Maria si fidavano della promessa di Dio di portare salvezza al suo popolo e una grande inversione dei ruoli, umiliando i superbi ed esaltando gli afflitti e gli umili.

Ma c’era nel cantico di Maria più di quanto lei stessa si fosse forse resa conto a quel tempo. La grande inversione dei ruoli di Dio sarebbe stata molto più significativa di quanto avrebbe potuto sapere quando ha cantato questo cantico di gioia. Dio stesso avrebbe partecipato a questa grande inversione di ruoli. Questo è il significato del Natale. Dio è diventato uomo. Lo stesso Dio che ha dato la sua legge sul monte Sinai è nato sotto la legge. Ha adempiuto alla legge attraverso la sua perfetta obbedienza.

Il bambino nel grembo di Maria era quel vero Israele, il Signore che divenne il Servo per il nostro bene. Il grande potere di Dio si sarebbe rivelato nella debolezza umana e la sua gloria nella sua umiliazione. Il Figlio di Maria, il Messia, non avrebbe salvato il suo popolo innalzando un esercito, creando politiche pubbliche o istituendo un piano economico. Avrebbe salvato il suo popolo essendo crocifisso su una croce romana. Qui, vediamo la più grande inversione di ruoli. Il re della gloria divenne un servitore per il nostro bene. È nell'oscurità e nel dolore della croce che vediamo la misericordia di Dio estendersi a noi. Ed è nella gloria di una tomba vuota che vediamo la potente forza di Dio rivelata.

Quindi, cosa ha a che fare con noi il cantico di Maria? Che cosa significa oggi per noi questo inno di 2000 anni fa, il Magnificat? Cantiamo il Magnificat nel senso che, come Maria, le nostre anime magnificano il Signore e i nostri spiriti si rallegrano in Dio nostro Salvatore, poiché ci ha veramente benedetti in Cristo.

Come Maria, anche noi possiamo cantare con gioia che colui che è potente ha guardato nella nostra umile tenuta e fatto grandi cose per noi. Che cosa avrebbe potuto farci di più grande della redenzione che Cristo ha compiuto? Dio guardò la nostra condizione umile e miserabile nel peccato e nella ribellione, e invece di darci la giustizia che meritavamo, ci ha mostrato misericordia mandando suo Figlio.

Come Maria, possiamo cantare con gioia per questo sorprendente scambio dei ruoli: il Re della gloria diventa un servitore, il Santo che viene punito per i nostri peccati. Perché in quell'incredibile inversione di ruoli, vediamo il grande scambiamento dei ruoli per noi: peccatori e ribelli che diventano figli e figlie di Dio.

Come Maria, anche noi possiamo cantare con gioia che Dio ha adempiuto la sua antica promessa e ha portato il Cristo nel mondo. E se ha adempiuto alle sue promesse in passato, adempierà alle sue promesse per il futuro. Cristo ritornerà in questo mondo che gli appartiene e porterà fine a tutto il male. In quel giorno, i superbi non si esalteranno più e gli umili non saranno più oppressi. I regni degli uomini diventeranno il regno di Dio. La maledizione del peccato, anche la morte stessa sarà per sempre distrutta.

Capisci il motivo per rallegrarti oggi? Se sei in Cristo, sei molto favorito da Dio! I tuoi peccati sono perdonati! La tua colpa è stata rimossa! Hai un’eredità che è imperitura e riservata in cielo!

O carissimi, rallegriamoci nel Signore! Cantiamo per lui e magnifichiamo il suo santo nome! E mostriamo la nostra gratitudine a Dio per la sua misericordia consacrandoci a una vita di amore e di buone opere! Facciamoci gioiosamente umili davanti al Signore e diciamo con fede, “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola.”

Il pastore Michael Brown

Michael Brown

Rev. Michael Brown è il pastore della Chiesa Riformata Filadelfia e Ministro della Parola e dei Sacramenti dalle United Reformed Churches of North America (URCNA). È l’autore di molti articoli e diversi libri, tra cui Il vincolo sacro: Introduzione alla teologia del patto (2012), Christ and the Condition: The Covenant Theology of Samuel Petto (2012) e 2 Timothy: commentario espositivo sul Nuovo Testamento (2022).

© ligonier.org, © Chiesa Riformata Filadelfia

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